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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

martedì 17 giugno 2008

Mancato per un pelo

Di nuovo Lui, di nuovo le sue lamentele.

Lo so che ha bisogno di una ragazza che si faccia chiamare la sua ragazza, con cui uscire, scopare, fare quel che vuole quando vuole. Peccato che Lui sapesse fin dall'inizio in quale tipo di nodo gordiano si stesse infilando. Ha lasciato la sua vecchia tipa (stronza e cagna come poche) perchè gli avevo fatto una scenata di gelosia...io che me ne meriterei cento se fossi sincera: è stato sincero, e ha pagato salato. Ora vuole da me quello che non sono nelle condizioni di dargli (...tralasciando il fatto che non sia nemmeno sicura di volerlo...) e caldeggia perfino la possibilità che perda la testa per un'altra.


Prego, faccia pure. 
Sarebbe la manna dal cielo per me, darebbe un colpo secco al mio tentennare tra la voglia di trattenerlo addosso a me e il soffocamento che mi spinge a liberarmene. Gli ho risposto da amica, che cioè voglio vederlo felice, e se nella sua felicità c'entra più un'altra che me, beh accetterò lo scotto. E lui a calcolare perfino i giorni che, nell'ipotesi, avremmo dovuto buttare nel cesso. MA CHE CAZZO MI SIGNIFICA? Non è una gran bella cosa farmi sentire come un Buono del Tesoro, che vale la pena tenere giusto perchè è lì da tanto, come se anche io maturassi interessi. Che cazzo di ragionamento. Se una cosa va cestinata, lo è indipendentemente dalla durata. Se un matrimonio finisce, finisce dopo 1 settimana o dopo 30 anni, quando non c'è più nulla amen.


E così s'è calmato. peccato. E io sono sempre più decisa a tendere la corda finchè si spezzerà e gli sanguineranno le mani. Mi manca, cazzo, questo riesco a sentirlo nitidamente, e quasi ho le lacrime se penso che non avrò più i suoi baci, il suo solletico, quelle espressioni da demonietto birichino, però... no, non sarò mai la sua ragazza, non ci riesco, mi mancano gli sproni. Forse sto semplicemente ripulendo dal celebrazionismo la sua facciata, e lo vedo per cosa è: un ragazzino in un corpo da uomo, senza ambizioni, senza responsabilità, senza iniziative e con un'enorme voglia di salvare capra e cavoli per non ritrovarsi senza una donna.

Mi farebbe un grosso piacere se, sua sponte, togliesse il disturbo. Potrei riuscire, dopo, a fare amicizia con lui.

2 commenti:

  1. certo che se fa il conto dei giorni per vedere "se ne vale la pena" è proprio un ragazzino vestito da uomo sorry...

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  2. "non sarò mai la sua ragazza"
    che cazzata che dicevo...

    RispondiElimina

dimmi, dai... anche se devi insultarmi o darmi della cretina...