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Un po' (molto po') di me

La mia foto
Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

giovedì 22 novembre 2012

e pioveva dentro (SOUNDTRACK OF MY LIFE #1)

Ho deciso di aderire a questa iniziativa.
Perchè sono una spammona, e perchè a pelle me la sento addosso.




Estate... no: estati.

1997. Un qualcosa che puzzava di amore, mai corrisposto, sbrindellato e consumato come un kleenex, che mi moriva tra le mani senza alcuna spiegazione.

2000. Nostalgia di persone, di luoghi, di odori al di là del mare. Nostalgia di cos'ero fin tanto che avevo chiamato quella "casa".

2007. Gelosia. Un'altra, quella ufficiale, a crogiolarsi intere giornate sotto il sole. Un'altra a condividere il letto. Io a maledire un cielo arido che non sapeva rispondermi.

lunedì 19 novembre 2012

Risalgono le bolle

Preventivi.
E dal pc, quello del Consorte, viene sputata via un'intro strana.
Faccio finta di non accorgermene, concentrati cazzo concentrati. Quattro nominativi, telefonare per il formato, lato utente, il pianoforte rintocca, dio mio, adesso no, quei ricordi ammuffiti di nuovo a galla no, stavano così bene laggiù. 
Beh, ora tiro via, numero le seznoni, cazzo, le  S E Z I O N I , le mie parole, quelle erano le mie parole, il nostro ultimo abbraccio come se lo sapessero, e metto del blu, pioveva da fare schifo, tutto grigio dentro quella Punto, due righini facili facili e risolvo la questione delle illustrazioni, ma se la sta anche canticchiando, ma come? come fa a canticchiarla? non lo sa quanto ho pianto, quanto stomaco c'ho sbriciolato e schiantato sopra queste parole, no che non lo sa, è normale: sono la sua solita moglie isterica, anche quello rientrava nella norma, "abbassa che poi il vicino ci bussa, lo sai che dorme qui a fianco" e che palle, ho rotto la punta della biro!, andava cancellato, veloce, velocissimo, era tutto sbagliato anche se dovevamo per forza quadrarlo quel maledetto cerchio, a suon di craniate e ossa rotte ma non si è mai lasciato plasmare, mai, appallottolo il foglio grondante, dov'è già che ho il notes? girati e chinati... il cassetto, quello in basso, tanto il notes non c'è e lo so già. E adesso chinati e morditi un labbro, fatti male male male scava quella fossa e buttaci dentro tutto, definitivamente, resisti al bisogno di crogiolarti nei ricordi brutti, smettila tanto sapevi dall'inizio che era sbagliato, che non sarebbe sopravvissuto, che un giorno lui avrebbe cercato qualcos'altro, rovista e intanto chiudi gli occhi, non lasciarli bruciare, niente aloni sugli occhiali, attenta che sei ancora truccata fingi che non sia successo nulla, mai, negli ultimi sette anni a sballottarti fuori e dentro le tue scelte del menga, piazzato a gambe divaricate come una lavandaia che inzuppa e strofina la tua testa nell'acido, un inferno un inferno e voglia di urlare, chissà se il suo inferno brucia ancora, se l'ha coltivato, se è riuscito a riprendere possesso di quei colori che gli ho requisito, chissà No, ma anche no... eh? che ho detto? boh... canticchiavo! Senti... mi metti la Pausini per favore?

giovedì 15 novembre 2012

Voglio postare come Chiara Ferragni


(non me ne vogliano le sue fans...)

Accendo Instagram (sì, anche le poracce™ come me riescono a tenere su un telefonino decentemente connesso, ma solo in wireless per carità, e ad affacciarsi sul mondo delle foto-facili).
Eccola.
Bionda, sorrisoni, zigomi alti,
denti perfetti e gambe lunghelunghe,
tutta firmata e sbrilluccicante.
Ogni tanto c'è anche quella bestiola che la accompagna sempre (il fidanzato). O l'altra bestiola cicciottina, quella a 4 zampe. Ma io non son buona coi cani, non so dire la razza.


Mi diverte spiare la sua vita piena zeppa di sfilate, presentazioni, lustrini. Mi fa sentire meglio la differenza tra la merda e la cioccolata, soprattutto di questi tempi in cui se la cioccolata costa meno è perchè c'è un po' di merda dentro. Ma mi chiedo. Come se lei non avesse mai, che ne so, un dolore di pancia dato dal ciclo (ma ce l'avrà il ciclo una così bionica?) o un jetlag, come se lei e il fidanzato non litigassero mai, come se non le girassero mai le palle di avere la paresi dal troppo sorridere. Come se. Mamma mia quanta roba finta. Finta e pagata per esserlo, forse no, non voglio chiedermelo con curiosità morbosa.

E su tutto aleggia lo spirito delle grandi firme. Pure la sua lo è: s'è fatta una collezione a sua immagine e somiglianza, scopiazzando qua e là (ma chi non lo fa, alla fine?). Wow, la grande icona della moda è passata dal semplice indossare al disegnare. Roba seria, mica il poliestere diffuso delle catene di abbigliamento per poracce™.

Ma solo io ci sento una nota di fastidio?
Vabbè, torno alle mie incazzature bollette cartellini da timbrare punti coop cyclette asse da stiro.

PS: e poi certa roba non me la metterei manco avessi il suo fisico. Cattivo gusto, forse solo sponsorizzazioni.