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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

sabato 31 luglio 2010

Pet-saving

dal sito http://www.tgcom.mediaset.it/


Strada: soccorso animali d'obbligo   29/7/2010

Con nuova norma rischi 1500 euro multa

Se, durante un incidente stradale ferisci un animale e non chiami i mezzi di soccorso veterinari e di vigilanza zoofila, rischi una multa di 1500 euro. E' la norma del nuovo codice di sicurezza stradale approvato dal Senato. Le ultime misure, proposte dalla Lega antivivisezione (Lav), riconoscono per la prima volta gli animali come "esseri senzienti", principio in vigore dal gennaio 2010 in base al Trattato dell'Unione Europea
"La nuova legge - ha spiegato Gianluca Felicetti, presidente Lav - prevede altri due importanti punti: il primo è che l'uso delle sirene acustiche lampeggianti sarà consentito anche alle autoambulanze veterinarie". Ugualmente, è considerato stato di necessità il trasporto in una macchina privata di un animale in gravi condizioni, "cosa che ci consente di passare col rosso o di andare oltre i limiti di velocità - ha aggiunto Felicetti -, pur dovendo esibire documentazione adeguata in caso di controllo da parte delle forze dell'Ordine". 
Gli emendamenti proposti dalla Lav nel corso dell'iter parlamentare, sostenuti dai deputati e senatori dell'Intergruppo Parlamentare Animali come i Pdl Giammanco, Ceccacci, Rubino, Repetti, Mancuso, il relatore Cicolani e i Pd Amati, Filippi, Sarubbi, sono confluiti nell'articolo 31 che modifica e integra gli articoli 177 e 189 della Legge 285 del 1992.
La Lega contro la vivisezione ha quindi apposto all'ambulanza veterinaria "Pet soccorso" di Roma, il primo lampeggiante blu con sirena che le permetterà di avere via libera dagli agenti del traffico e dagli automobilisti.



Che ne pensate?
Io non ho mai avuto animali domestici incidentati; sinceramente credo di avere un cattivo rapporto con il regno animale (come con il verde: si suicidano pur di non convivere con me), però ho un rispetto innato verso queste forme di compagnia dell'uomo, e ritengo che la legge sia stata fatta fin troppo tardi rispetto al livello di coscienza a cui sono arrivati i nostri legislatori in ambiti differenti (= pippe mentali, tanto per intenderci). 
Sono in rapporti con la LAV e questa mia opinione sembra abbastanza condivisa...

Fanculo Mondo

Mi girano.


Ribellione tardoadolescenziale? Boh, che ne so.
Ma "vaffanculo" sembra intonarsi bene alla mia bocca oggi.

giovedì 15 luglio 2010

Nulla di personale


Rieccoti. Ennesima recriminazione. Chè io ti avevo chiesto trasparenza, sincerità e rispetto, ti avevo chiesto di non essere una parte di un doppiogioco, e tu te ne sei dimenticato ma... ma l'ho fatto anche io, dici, rimanendo con mio marito.
E mi stava salendo dalla bocca quell'osservazione così semplice, lapalissiana, che non riesci a (= non vuoi) ascoltare: che tu potevi terminare il triangolo con me e la morosa ufficiale senza troppi problemi logistici; ognuno a casa sua come prima. (sull'ultima tua avventura, sulle corna, non hai giustificazione e lo sai) E che se io me ne fossi andata di casa sarei finita sotto un ponte, senza lavoro, senza entrate, con un'unica prospettiva: tornare ad elemosinare il mantenimento ai miei, dall'altra parte d'Italia.


MI stava proprio per uscire, sai?, questa risposta. Ma poi mi sono detta che sarebbero state comunque parole sprecate con te che non vuoi toglierti i paraocchi, che vedi solo il tuo piccolo mondo di Playstation e concerti, che non sai cosa significhi pagare le bollette, che te ne fotti se gli altri stanno male ma che non ti fai problemi a distruggere gli altri pur di star bene. Il famoso discorso dello schiacciasassi che spiana qualsiasi cosa si pari sul tuo cammino di egoistica leggerezza e irresponsabile tirare a campare. Ha schiacciato anche me.

E tutti quei progetti di vita assieme che usavi per fare i gargarismi davanti a me, in cui credevi semplicemente perchè pensavi che prima o poi ti sarebbe comparsa davanti al naso una bacchetta magica. Che patetico, me ne rendo conto ora. Io che non ho mai fatto promesse perchè sapevo quanto sarebbe stato costoso e difficile (a volte anche impossibile) attuarle. E non volevo farti e farci troppo male. E tu che invece ti concedevi di andare alla deriva tanto coi piedi a terra c'ero io. Mi avresti aiutato, certo... a non fare un cazzo dalla mattina alla sera, che è la cosa che ti riesce meglio. Sai, io non mi credo molto adulta, molto responsabile, non credo d'essere d'esempio a nessuno, ma TU, tu hai sempre giocato a fare il bimbo grande e non c'hai mai provato a diventarlo. A prendere una spranga di realtà in faccia. Tu hai sempre previdentemente messo la testa sottoterra per non farti male. Anche ora che dici che non ti importa niente di me.


Raccontatela quante volte vuoi, impermeabilizzati il cuore e fai finta di niente, come sempre: io non ci godo né nell'una né nell'altra ipotesi. 
Mi chiedi perchè ti sto umiliando ancora; no, sei tu che vieni ad attingere qui. Io ti tratto come un qualsiasi tardoadolescente cretino dei tanti che conosco, ho smesso di pretendere da te qualcosa che non puoi inventarti. Non ti sto maltrattando per vendetta: è il mio cinismo caratteristico, che ti sei dimenticato di aver conosciuto qualche anno fa quando eravamo amici e quando ti piaceva. E che ora ti punge ma non ti smuove di un millimetro. Ma le recriminazioni no, è decisamente troppo.



Quindi grazie dei bei momenti passati - che il cielo mi fulmini se ti dirò mai che mi mancheranno le nostre sessioni di letto... - e grazie anche di avermi fatto scoprire un altro lato di me che non conoscevo: la gelosia. Ora ti lascio andare, sparisco, recido anche l'ultimo filo. Ho una dignità e, che tu ci creda o no, sono così "stronza" da ricordarti che anche tu la hai e che mò basta venire a farti insultare. Il mio silenzio magari servirà a farti riflettere e capire qualcosa di più di quel che non so dirti. 
A meno che tu non accenda la radio per evitarlo.