Che ieri pomeriggio si era così, ai giardinetti vicini alla materna (deo gratia il sole, zero vento e anche un'erba non particolarmente bagnata o pozzangherosa). La nipote, io, Consorte, mamma e moroso nuovo di zecca della mamma.
"Guadda, mamma, quetta è la mia nuova amichetta pERFerita, ci chiama V."
"Ciao, V." in coro
... sì, sembrava una riunione degli alcolisti anonimi.
Padre di V.: "Che bella bimba che sei, Principessina! Ma tu ce l'hai il fidanzato?"
"hmmmm... no, però ho tante amiche pERFerite!"
Il mio commento sottovoce con la mamma: "Che poi magari ci scappa anche la fidanzata"
CRISTIDDIO non l'avessi mai detto. Tuoni e lampi. L'apocalisse di fiamme negli occhi iniettati di cazzostaidicendo. Mi trascina verso la panchina e scarica giù la mitragliatrice per intero.
"Ma come ti permetti di pensare che mia figlia possa diventare lesbica? Non sta né in cielo né in terra, voglio dire, mi sembra che la stia tirando su secondo tutti i canoni tradizionali, non ha motivo per scantonare così! Quindi evita di farti certi viaggi mentali per favore, e soprattutto di farli fare a lei".
Lingua implosa e una gran voglia di pittarle un murales di ceffoni in faccia. Manco avessi caldeggiato sua figlia dietro le sbarre o su un marciapiede.
Brava, pensala così; pensa che tua figlia educata bene non avrà mai un comportamento così "sbagliato" (perché il giudizio è implicito nelle sue parole), pensa che è "colpa" della cattiva educazione se un figlio si scopre omosessuale prima o poi. Pensa che Luca era gay e adesso sta con lei e tutta quella marea di cibo per galline, brava, e inculcale in testa che quella cosa che ha tra le gambe dovrà usarla solo coi maschietti. Mettile in testa che un mondo dove una ragazza ama un'altra ragazza è solo un mondo parallelo, che tu non vuoi nemmeno prendere in considerazione, perché con gli altri sì, media tolleranza, ma con la roba di casa tua no, tutto deve essere perfetto e una figlia omosessuale non lo è, evidentemente.
Poi, il giorno in cui forse Principessina sarà costretta dalla tua Inquisizione a dirti una marea di balle e ad essere infelice perché tu non la accetti - e potrebbe essere omosessualità, potrà essere un vaffanculo agli studi che le avrai imposto, potrà essere chiedere di non frequentare certa gente o di non essere infighettata tutta di rosa - vienimi a chiedere una mano. Vienimi a chiedere dove sbagli. Vai e consulta tutti gli psicologi della città mendicando un dito puntato contro qualcuno che non sei tu, perché tu "ce l'hai messa tutta", no?
Ma i figli non sono business plan, cara. I figli o sprofondano assieme a te, o trovano il modo di rispettare loro stessi fottendosene sottilmente dei preconcetti dei genitori. E questo mi auguro farà Principessina nonostante te. E magari avrà vicino qualcuno che non le squadrerà la testa, qualcuno che si preoccuperà solo del suo essere coerente con chi e cosa è. E magari Principessina sarà madre e con lo sguardo critico dell'età adulta capirà come esserlo, scremando gli esempi che avrà avuto.
L'ipocrisia è servita ben calda oggi, signori.