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Un po' (molto po') di me

La mia foto
Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

giovedì 6 ottobre 2011

E lavoro sia


Sembra che io abbia trovato un lavoro, anzi due, perchè mentre ero nel mese di prova da una parte mi hanno chiamato dall'altra.
Così entrerò nel luogo dei luoghi, quello che per me è l'Olimpo degli dei del mio settore.


Bello, no?


E allora perchè da quando me l'hanno detto ho l'emicrania?
Quando riuscirò a fare chiarezza ve lo dico, eh...


Intanto ho in testa una citazione di Steve Jobs:

"Il lavoro riempirà gran parte della vostra vita e l'unico modo per essere veramente soddisfatti e quello di fare quello che pensate sia il lavoro migliore. E l'unico modo per fare il lavoro migliore è quello di amare quello che fate. Se non lo avete ancora trovato, continuate a cercare. Non vi fermate. Come tutti gli affari di cuore, lo saprete quando lo troverete. E, come nelle migliori relazioni, diventerà sempre migliore al passare degli anni. Quindi, continuate a cercarlo fino a quando non l'avrete trovato. Non fermatevi." 

Babbabia. Sta citazione mi stringe alla gola.

domenica 4 settembre 2011

Migrazioni (come dicevo di là...)

E' giunta l'ora di fare ciao ciao, auf wiedersehen, bye, adieu.

Che la home, il portale sono carucci, le rubriche ad hoc, sì ma... vi prego, questi blog... stanno smantellando il nostro condominio e perfino io che non mi sono mai lamentata o esposta (per senso di gratitdine verso chi m'ha ospitato finora, per lo più) non riesco a starmene così. A vedere il condominio che somiglia ogni giorno di più a uno di quei palazzoni vista-mare che, abbandonati per chissà quali beghe fallimentari edilizie, diventavano dei dormitori per i vu cumprà e quante volte da bambina ho immaginato che degrado, che puzza lì dentro d'estate, a cercare di non scontrarsi nel buio di corridoi dalle mattonelle irregolari, a chiudere alla meno peggio il cesso.
Ecco, mi sento così qui dentro. Inquilina regolare in mezzo a tanti occupanti strani come UFO, a rimpiangere chi ha cambiato casa prima di me. E ora, ad odiare queste mura perchè mi si vorrebbe imporre un nuovo appartamento come dicono "loro". No no no che non ci sto.


Quindi un paio di giorni e me ne vado... cercherò di recuperare tutti i vostri nuovi indirizzi così potrò seguirvi e non per mandarvi una cartolina di tanto in tanto... no, non voglio abbandonarvi eh.
A prestissimo con il mio nuovo indirizzo.
E tante grazie, Style, dalla tua insensata anonima abusiva.

giovedì 11 agosto 2011

Di stelle cadenti e bestemmie volanti

San Lorenzo? E chi l'ha visto...

Mentre tutti stavano con il naso all'insù tipo le antenne televisive, io ero stremata dopo una giornata passata in simbiosi con pc e database.
Che c'ho fatto un bell'investimento in quel programmino e adesso deve fruttare, DEVE. Si spera racimoleremo un po' di dindi in più, che non fanno mai male specialmente in questo periodo che.
Ma andiamo in ordine:

  • Casa nuova costa, perfino di più di quella vecchia, visto che ho un'altra stanzetta disponibile per eventuali ospiti o bimbi (capitolo a parte, questo) ma che per ora è un ottimo refigium peccatorum di amenità non meglio collocabili o ancora in transito in casa in attesa di essere sbattute altrove;
  • Il garage per i lavoretti manuali improponibili in casa costa (e si riempie pure di ragni e fauna varia ma vabbè, il Consorte non si schifa tantissimo...);
  • Le utenze costano - per entrambi i locali, ovviamente;
  • Bollo, assicurazione e tagliando... meno male che in casa di auto ce n'è solo una, mi dico. Se guidassi anche io saremmo alla frutta...
  • L'INPS salassa, e su questo non aggiungo altro ché sennò appicco il fuoco a qualcosa;
  • Quattro matrimoni e per ora nessun funerale (ma almeno partecipare ai funerali non include vestimenta e regalo!) tutti nei prossimi 3 mesi e tutti di persone a cui non puoi dire di no né tantomeno fare il classico regalo di gruppo con condivisione della spesa;
  • Saldi NO! Ovviamente non mi sono comperata nulla: sono pure a dieta stretta, dunque prima di buttare giù almeno 1/3 dei 20 kg di troppo non è carino comperare nulla (comperare taglie più piccole è un'illusione che mi ha fregato fin troppe volte e comperare la taglia attuale mi sa di rassegnazione al fallimento. Lo so, potrei comperare scarpe e borse ma mi son decisa a vedere quelle che ho come largamente sufficienti a sopravvivere e non mi faccio tentare più);
  • Compleanni importanti (suocera, nipotini vari, migliore amica) in Settembre, equivalenti a tanti regali;
  • Abituale screening medico al ritorno dalle ferie non fatte per due persone, che di salute non abbondano: diciamo che, per tirare la cinghia, ci teniamo i denti sporchi e rimando la detartrasi a tra un po'. Ci son visite ed esami decisamente più urgenti...
  • Lavori in casa fai-da-te, quelli minimaspesa-massimaresa... ok, ma le materie prime per muretti, stucchi, ecc. bisogna pur comperarli.
Succede così che mi ritrovo €32,88 sul conto. Mi consola non essere andata in rosso.

E mi consola sapere che a Settembre avrò la risposta da alcuni colloqui fatti e, spero, avrò un'entrata mensile, anche minima. Qualcosina per tamponare l'emorragia continua. Che sennò di questo passo il mio ipotetico bimbo avrà una mamma disoccupata e con le pezze al culo (o non esisterà proprio, in ragione dei conti tendenti al rosso).
Ma come si fa a volere un lavoro e un figlio? Anzi, mi verrebbe da chiedermi: come si fa a volere un figlio se il tuo capo non vuole?


Ah, avessi almeno un posticino da parlamentare...

sabato 30 luglio 2011

A bientot!

 

fino al 20 agosto...

Buone vacanze a chi le fa, e buona città a chi rimane!

giovedì 30 giugno 2011

... avrei un languorino!

... anzi lo avevo.


200gr di Nutella in 4 minuti.
Ecco, qualcosa da dire ce l'ho.
Adesso, fate pure fuoco sui miei 76kg e sui buoni propositi che si fan benedire.

venerdì 24 giugno 2011

Frattempo d'inizio estate

Non è che vi ho abbandonati.
E' che non ho nulla da raccontare...
Ma ci sono, sono viva, sono in piedi e mi muovo, mi agito.

giovedì 21 aprile 2011

Strascichi del GF

E c'è la tv che mi infarcisce sempre le serate di carrambate strappalacrime, di abbracci con rincorsa, di gridolini e occhioni luccicosi. "La mia mamma! La mia mamma! Ti rendi conto?! Non la vedevo da sei mesi..."

In questi giorni per me fanno sei anni.
Non ricordo più il suo profumo, né il suono della sua voce. Com'è possibile?
Sei anni volati, ché se mi giro indietro torno ancora ad avere la fretta di finire quel libretto universitario. A vagare per l'ospedale cercando perchè negli sguardi sempre più evasivi dei medici. A costruire il mio futuro di lavoro, sogni, amore e a non capire quando ci sarebbe stato lo strappo - che ci sarebbe stato lo sapevo, ma quando, avrei fatto in tempo a, avrei potuto concedermi tempo per.
Poi una telefonata e non uno strappo: uno tsunami.
Ricordo tutto di quell'ultimo giorno: sospiri al telefono, risatine isteriche, angoscia. Ricordo la telefonata successiva, quando oramai chiedere a mio padre se sa fare un massaggio cardiaco era solo un ennesimo modo per essere la figlia efficiente, organizzata, che sa sempre cosa fare tranne rassegnarsi e lasciarsi andare alla realtà.
Testa sotto la sabbia che rovescia un'intera spiaggia tirandosi su a respirare.
Rimorsi, rimpianti, rabbia, senso di incompiuto.
Chè sono sei anni che ho dentro miliardi di miliardi di parole che credevano di poter essere ancora dette, e invece no.
Invece c'è silenzio e un muro che mi risponde quando la cerco.
C'è quella casa che mi ricorda bambina e dove vedo ancora lei nelle sue faccende mentre sento il pianto di un marito solo.
Ha bisogno di lei, IO ho bisogno di lei. Non ero abbastanza grande da poterne fare a meno, né lo sono ora... nè credo che lo si possa essere mai, eppure è così, è accaduto e sta accadendo e posso solo arrabbiarmi, niente di più.
Ma dopo sei anni mi accorgo che la mia testa perde pezzi. 
La prospettiva del resto della vita senza di lei mi toglie il respiro.


(Scusate la paranoia)

mercoledì 23 marzo 2011

Finite le S, o quasi


... pare che io abbia anche finito gli scatoloni e la relativa pazienza.
Ho disseminato i cassonetti della città dei miei cartoni vuoti. Anche degli imballaggi.
E adesso che i mobili sono pieni, che la casa sembra avere un apparente equilibrio di forme e riempimenti, mobili tende quadri ciapapuer* luci mensole scaffali, adesso che ho praticamente finito... il difficile è ricominciare.

Trovare lavoro.
Trovare amicizie.
Non perdere quelle lasciate nella vita precedente.
Trovare una gastronomia cinese degna di essere frequentata.
Trovare (RItrovare) la forma fisica.

- non trovate anche voi che le ultime due frasi confliggono? -

Trovare una nuova estetista, un nuovo parrucchiere, un nuovo ginecologo - o tornare da quelli di sempre, con 40 minuti di treno?
Trovare un senso al mio stare qui anziché là.
E, se trovassi anche quel foulard color tortora che non so dove sia finito - e se è finito a casa di mia suocera, è perso - e le forchettine da antipasto anni 60, mi sentirei perlomeno un passetto avanti.
 


* ciapapuer= divertente nomignolo piemontese dato a tutti quegli aggeggini il cui unico senso per esistere in una casa è prender polvere ed essere improrogabilmente spolverati con sommo scazzo da desperate housewife. Come direbbe la Sbullonata, "troiai".