Passano gli anni, la strada si fa sempre più nitida e gli incroci sono sempre più rari e pericolosi. Eppure certi pensieri, certi ricordi, certe "sliding doors" fanno riemergere sogni a casaccio e sono ancora tiepidi, ci vuole poco a ritrovarne il sapore anche in mezzo a tutta quella vita che gli s'è stratificata sopra. Ci vuole poco a ritornare indietro e constatare che bastava mandare un messaggio in più, sorridere una volta di meno, ordinare un the piuttosto che del prosecco. O viceversa.
E, mentre tu sorseggi un margarita e ci anneghi una giornata pesante come le tue palpebre piene di noia, io ti guardo da lontano e non riesco a scollarmi dalla pelle la sicurezza nuova di giornata che, se avessi una vita in più, riuscirei a scegliere te, tredici anni fa o adesso... e scegliere tutto quello che a te portava, e renderti felice come mi ero ripromessa, ed essere sfacciatamente felice anche io, perché ora so che ce l'avremmo potuta fare.
Ma non ho una vita di scorta e non ho neppure scuse a sufficienza per questo revival di emozioni scongelate. Rimango con tutti i miei errori nelle mani, li amo profondamente e non riesco a tradirli. Tutti, eccetto quello che mi portò via da te.
Un'ora... Un giorno... Una vita, cosa vuoi che sia?
... il riflesso del passato nel presente.
RispondiEliminacome il riflesso dell'immagine sul piano di uno specchio.
Odioso e reale. Reale ed odioso. Della dolcezza aspra di una muffa.
EliminaCome sempre, hai il potere di evocare ricordi e pezzi di vita passata, o come in questo caso di vite possibili. Gran caisno quando si scongelano troppe emozioni tutte assieme.
RispondiEliminaSi forma un bel pantano e io ci atterro incazzatissima.
EliminaE poi quando scegli non è che lo sai che stai sbagliando perché se lo sapessi, che dopo 13 anni ancora ci pensi e un po' lo rimpiangi, sceglieresti diversamente.
RispondiEliminaInvece, scegli e pensi "voglio questo" ma non lo sai se sarà così per sempre.
Ho il terrore di svegliarmi una mattina e pensare "che cazzo ho fatto?". Il terrore.
Bella tu e i tuoi ricordi.
E quando scegli sapendo di sbagliare? Sono una specialista. E quando credi di non avere scelta contro il resto del mondo, e invece potevo, potevamo osare.
EliminaEcco... Hai espresso esattamente ciò che penso e provo anch'io...
RispondiEliminaMa questo male comune è mezzo gaudio secondo te?
EliminaVoglio essere cinico (finto cinico): in realtà non vi è la controprova.
RispondiEliminaSe non avessi commesso "l'errore", che vita ne sarebbe uscita?
La risposta probabilmente non può esserci (e forse è meglio così).
p.s. bellissima canzone Celeste Nostalgia
per fortuna la controprova non può essere fatta... ma che ti devo dire? il rimpianto rimane. ci conviverò.
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