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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

venerdì 16 agosto 2013

a cazzo di cane

... e mi si perdonerà la licenza poetica!
Sono nella mia città natale da tre giorni.
A prescindere dagli incontri piú o meno graditi ed opportuni, la regressione all'adolescenza è una di quelle sensazioni che cerco qui. E, nell'ordine:
  • Complice la casa vuota, ho fumato la rituale sigaretta notturna al davanzale della mia camera. Ah, quanto passato c'è in questa piccola trasgressione!
  • Ho mangiato e sbrodolato uno stecco all'anice sul gradino del portone di casa con la mia dirimpettaia come quasi tutte le sere estive di pigrizia di almeno dieci anni di fila.

  • Mi sono ritrovata addosso il vecchio gilet di pelle con le frange de liceo. Dico solo BABBABIA!!! (Grazie a Personne, l'avevo tralasciato)

  • Mi sono messa a rileggere le mie poesie adolescenziali. Troppi sospiri sprecati in effetti. Piccola me, com'eri sanguigna.

  • Ho rammendato una gonnellona sul tavolo del tinello in quella posizione scomoda e contorta che mi ha reso le gambe così inverosimilmente flessibili.

  • Ho sventolato saluti ai vicini dalla finestra del bagno mentre lavavo i vetri, con tanto di carta di giornale très chic.

  • Ho abbracciato i miei orsacchiotti una notte intera come se fossero tutta la mia vita.

  • Mi sono portata il caffè, nero, bollente, amaro in bagno e mi sono tolta le ciabatte per sentire il contrasto netto del freddo delle mattonelle.

  • Ho cambiato in modo sconclusionato l'ordine delle foto nei miei album d'infanzia.



  • Bentornata a casa.

    10 commenti:

    1. Proprio in questi giorni mi ritrovo ad indossare i vestiti della me adolescente (letteralmente), e mi stupisco di come potessi andare in giro infagottata in quel modo. E pensare di starci benissimo. Ah, l'amarcord estivo adolescenziale...

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      1. Beata te che ancora ci entri... io in pochissima roba.
        E grazie per l'imbeccata!
        Sì, le prime cose che si disconoscono sono quasi sempre i capi di vestiario...

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    2. Io ancora di casa non me ne sono andata, eppure ogni tanto queste sensazioni le ho ancora. Soprattutto quando per disgrazia mi capita in mano qualche vecchio diario. Indi capisco bene il rileggere le poesie adolescenziali ;)

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    3. Rileggersi è sempre un'esperienza inverosimile.

      E le ciabatte, in bagno, le tolgo spessissimo anche io. I contrasti sono belli.

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    4. Io che ancora con i miei ci vivo, certe cose non posso capirle. Ma immagino che sia stato divertentissimo!

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      1. Beh, lo è ogni sprazzo di anarchia che mi concedo...

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    5. immagino la faccia della vicina quando ti ha visto arrivare. ;)
      ripercorrere i propri ricordi con la mente matura ce ne fa apprezzare ancor di piú la bellezza

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      1. Assolutamente. Sto facendo una fullimmersion nel passato!

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    dimmi, dai... anche se devi insultarmi o darmi della cretina...