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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

venerdì 22 marzo 2013

Fatticazzituoi?

Che ieri pomeriggio si era così, ai giardinetti vicini alla materna (deo gratia il sole, zero vento e anche un'erba non particolarmente bagnata o pozzangherosa). La nipote, io, Consorte, mamma e moroso nuovo di zecca della mamma.

"Guadda, mamma, quetta è la mia nuova amichetta pERFerita, ci chiama V."

"Ciao, V." in coro

... sì, sembrava una riunione degli alcolisti anonimi.

Padre di V.: "Che bella bimba che sei, Principessina! Ma tu ce l'hai il fidanzato?"

"hmmmm... no, però ho tante amiche pERFerite!"

Il mio commento sottovoce con la mamma: "Che poi magari ci scappa anche la fidanzata"



CRISTIDDIO non l'avessi mai detto. Tuoni e lampi. L'apocalisse di fiamme negli occhi iniettati di cazzostaidicendo. Mi trascina verso la panchina e scarica giù la mitragliatrice per intero.

"Ma come ti permetti di pensare che mia figlia possa diventare lesbica? Non sta né in cielo né in terra, voglio dire, mi sembra che la stia tirando su secondo tutti i canoni tradizionali, non ha motivo per scantonare così! Quindi evita di farti certi viaggi mentali per favore, e soprattutto di farli fare a lei".

Lingua implosa e una gran voglia di pittarle un murales di ceffoni in faccia. Manco avessi caldeggiato sua figlia dietro le sbarre o su un marciapiede.

Brava, pensala così; pensa che tua figlia educata bene non avrà mai un comportamento così "sbagliato" (perché il giudizio è implicito nelle sue parole), pensa che è "colpa" della cattiva educazione se un figlio si scopre omosessuale prima o poi. Pensa che Luca era gay e adesso sta con lei e tutta quella marea di cibo per galline, brava, e inculcale in testa che quella cosa che ha tra le gambe dovrà usarla solo coi maschietti. Mettile in testa che un mondo dove una ragazza ama un'altra ragazza è solo un mondo parallelo, che tu non vuoi nemmeno prendere in considerazione, perché con gli altri sì, media tolleranza, ma con la roba di casa tua no, tutto deve essere perfetto e una figlia omosessuale non lo è, evidentemente.

Poi, il giorno in cui forse Principessina sarà costretta dalla tua Inquisizione a dirti una marea di balle e ad essere infelice perché tu non la accetti - e potrebbe essere omosessualità, potrà essere un vaffanculo agli studi che le avrai imposto, potrà essere chiedere di non frequentare certa gente o di non essere infighettata tutta di rosa - vienimi a chiedere una mano. Vienimi a chiedere dove sbagli. Vai e consulta tutti gli psicologi della città mendicando un dito puntato contro qualcuno che non sei tu, perché tu "ce l'hai messa tutta", no?

Ma i figli non sono business plan, cara. I figli o sprofondano assieme a te, o trovano il modo di rispettare loro stessi fottendosene sottilmente dei preconcetti dei genitori. E questo mi auguro farà Principessina  nonostante te. E magari avrà vicino qualcuno che non le squadrerà la testa, qualcuno che si preoccuperà solo del suo essere coerente con chi e cosa è. E magari Principessina sarà madre e con lo sguardo critico dell'età adulta capirà come esserlo, scremando gli esempi che avrà avuto.



L'ipocrisia è servita ben calda oggi, signori.

12 commenti:

  1. Che dire..
    Rimarrebbe sempre sua figlia anche se lesbica.
    Non vedo il problema.
    La società lo crea.

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    1. magari il problema me lo creo io che mi faccio coinvolgere e mi incazzo abbestia?!

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  2. mmm... non ti dico cosa penso dell'omofobia, e dei genitorozzi etero-forzanti: non voglio esordire con parolacce in un nuovo bel blog... :)
    ciao!

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    1. puoi dire tutto qui: ci vado pesante anche io, e anche tanto. sarà l'anonimato :P

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    2. eheh... il mio problema è che non sono anonimo: Zio Scriba e Nicola Pezzoli sono un tutt'uno (magari un po' schizofrenico... :D)

      a proposito del mio essere scrittore: ci tengo a precisare che ODIO pure io abbreviazioni idiote (ucciderei chi scrive nn al posto di non per risparmiare una o!) e kappa dilaganti: "Il linkazzo del skritore", oltre a essere un titolo autoironico, è un omaggio al vecchio Inkazzo Periodiko, il giornalino clandestino liceale che fondai quando le kappa ancora le usavo solo io... :D

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  3. Tra i canoni tradizionali c'è il fatto che per fare figli c'è bisogno della copulazione tra uomo e donna. Forse la mamma dovrebbe solo aggiungere che tra i nuovi canoni c'è anche la possibilità di potersi innamorare di una persona dello stesso sesso. Tutto qua.

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    1. ... ma purtroppo questa eventualità non viene manco calcolata, ed è castrante.

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  4. ...e fai benissimo ad incazzarti. Rimango basita quando sento di episodi del genere, e mi fanno arrabbiare e venire una tristezza infinita. Sarà che fra i miei migliori amici ci sono dei gay e so quant'è stato e quant'è ancora difficile per loro farsi accettare dalle proprie famiglie, quanto soffrono per questo (soprattutto nel confronto che -immancabilmente- i genitori fanno con gli altri figli etero). Quanti si nascondono, quanti non hanno il coraggio di dire la verità e sono costretti a vere e proprie fughe. Mi dispiace ricadere sempre nel solito discorso accusatorio contro l'Italia, ma la colpa di certi atteggiamenti è in gran parte anche della cultura e dell'ingerenza cattolica nel nostro Paese.
    Per un figlio si dovrebbero volere solo felicità e serenità, a prescindere da cos'abbia fra le gambe il partner che si è scelto.

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    1. Al di là della mai solidarietà ai miei amici gay, al di là dell'egoismo che mi rende paladina della me di vent'anni fa (ché a farmi accettare ci sto mettendo ancora parecchio, anche se non è per l'orientamento sessuale)... a me il futuro di quella bimba preme tanto, perché la vita l'ha già bastonata a sufficienza per averne da qui a quando sarà adulta.

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  5. Leggere un post così mi fa male. Una madre che, quanto avrà? 30 anni? 35?
    C'è ancora chi ha paura dell'amore? Perché di amore si tratta, per me, amore e basta.
    Io non sono madre, ma lo vorrei tanto. E quando succederà spero sia il frutto di un grande amore, che tanti mi sono scivolati tra le dita ed amori non erano.
    Quando sarò madre è questo che augurerò a mio figlio: di vivere un grande amore, almeno una volta della vita. Uomo, donna, l'amore è amore.

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    1. 34 anni. e a 34 anni non ha ancora capito una cippa. e come lei tanti, troppi altri.
      vi lascio un post attiguo come tema e come pensiero, che dovrebbe diventare bibbia: http://www.thequeenfather.com/2013/03/dopo-la-bufera.html

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dimmi, dai... anche se devi insultarmi o darmi della cretina...