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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

martedì 4 agosto 2009

Indoratura della pillola?


Ed è la prima volta che scrivo così apertamente di attualità.

Perchè non è qui che si deve discutere di diritto del feto, di vita intrauterina, di omicidio, di punizione divina, di intervento umano sulla genesi per mano divina e bla bla bla. Ognuna lo faccia come e quando vuole parlando tra sé e sé, benché già in troppi lo facciano davanti ad un microfono.

Perchè lo chiamano aborto dolce, ma ci vogliono palle ferme e non dolcezza per tirare lo sciacquone dopo l'ennesima dose di veleno per il figlio... "prodotto del concepimento", scusate.
Ed è comunque un aborto vissuto in noi, tra la coscia destra e la coscia sinistra. Può somigliare ad un'evacuazione, sì. Però se una donna deve o vuole dire addio a suo figlio, credo preferisca il wc di casa sua ad una sala operatoria e a decine di mani e metalli intrusi nel suo ventre.


Perchè le donne che decidono un aborto non hanno bisogno di intrusi nemmeno nel cervello, ingombranti voci di una coscienza non riconosciuta come propria. Le donne, che vengono messe in croce quando si tratta di non volerlo, additate come infanticide, e anche quando lo vogliono: bombardate di ormoni, costrette a prelievi di ovuli, inpossibilitate ad usare la genetica per uno scopo utile nella maniera migliore, donne in attesa ciclo dopo ciclo e pendenti dalle labbra di una legge che sa tanto di disincentivo a fare un figlio.

Perchè la legge 194 prevede "l’aggiornamento sull’uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l’interruzione della gravidanza". Sono bruscolini? Eppure qualcuno se lo scorda ed obietta, ed io quelli vorrei denunciarli: il loro dovere di assistere indiscriminatamente come medico, assieme al diritto di autodeterminazione del paziente, vengono prima delle remore personali della loro parte umana e privata. Cazzo, sono pagati per fare i medici... se non se la sentono, che non mettano i bastoni tra le ruote a chi, se chiede di ricorrere ad un aborto, *qualche* scazzo lo ha già di suo.

Perchè, semplicemente, poche volte nella vita mi sono ritrovata il terrore - terrore, leggete bene - di avere una gravidanza in atto. Non è il momento, non è il caso, non è quello giusto, non è l'età. Tutte negazioni. Per fortuna era un no anche il test di gravidanza. Però non auguro a nessuna di dover tenere un figlio per forza.

Eppure c'è chi dice ancora di no, c'è chi crea dei fantasmi su questa pratica. C'è chi vuole riportarci al Medioevo della caccia alle streghe.

Ed io continuo ancora a crederci. Non all'aborto in sè, ma alla  possibilità di scegliere se, come, dove, quando.

9 commenti:

  1. E poi si deve leggere che i vescovi sono disposti a chiudere entrambi gli occhi sulla questione escort di papi purché papi stesso gestisca nella maniera giusta la questione Ru486. Perché è questo che siamo le donne per loro: merce di scambio per la vendita delle indulgenze. E mi è presa una tristezza, ma una tristezza....
    Che poi tanti medici obiettori pratichino l'aborto a pagamento nei loro studi privati a santaromanachiesa sembra che non importi più di tanto.
    Te l'ho detto, siamo merce di scambio, per ottener più voti o più quattrini.

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  2. sono totalmente d'accordo con te,farlo o non farlo ...ma dobbiamo ESSERE LIBERE DI SCEGLIERE...io lo ammetto un paio di volte caso fortuito preservativo che si rompe..nel momento in cui ho compreso la cosa ..sono diventata di ghiaccio..e la mia reazione e' stata una mezza crisi ..perche non era il momento ,non era il momento e non era il momento ..quindi sono ricorsa istantaneamente alla pillola del giorno dopo..in questo caso in maniera diversa certo ma ho scelto.. e credo che se una donna si trova di dover scegliere di abortire per ogni qual si voglia motivo personale ..debba essere lasciata libera nella scelta.. senza persone che remano contro ..finti perbenisti gente che giudica senza ritegno ......perche' gia' in quel momento noi stesse ci stiamo rivoltando e pugnalando l'anima per quello che faremo!!e per la storia del clero di cui parla alessandra...non commento altrimenti sarei treoppo ma troppo dura ...con questo papato ...che non ha senso...!!

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  3. e come si può pensare che una pillora tolga l'immensità di un dolore cosi profondo dentro? Che il suo uso legale faciliti l'aborto? E l'uso illegale... quello purtroppo può esserci sempre, ma allora preferiamo vedere donne morire a causa di uno spillone?

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  4. Ed io continuo ancora a crederci. Non all'aborto in sè, ma alla possibilità di scegliere se, come, dove, quando...
    chi fa le leggi, chi obietta, chi nega, lo fa sulla pelle degli altri... tutti obiettori, se ne parla in tv, sui giornali, e quelli che non lo sono? perchè loro non hanno voce?... questi sono gli episodi che fanno tornare a galla i secoli bui dell'inquisizione... bene, io come voi "NON CI STO"...
    kiss...........

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  5. mi trovo pienamente d'accordo.. con te e con la rabbia che sento nelle tue parole per queste ipocrisie del cavolo.. la rabbia è anche la mia...

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  6. La penso esattamente come te e m'incazzo quando vesti talari, dietro alle quali si nasconde sporco e ricchezza, vogliono avere potere sulla mia libertà.

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  7. La penso esattamente come te! E non sai quanto mi faccia impazzire questa situazione quando ci penso...ma è mai possibile che non si riesca a capire che una donna soffre terribilmente durante un aborto a livello psicologico? Perchè allora bisogna farla soffrire anche a livello fisico con un'operazione? Per punirla? Per rendere ancora più deleterea la sua scelta già pesantissima? Inorridisco al pensiero che davvero siamo ancora nel medioevo per tante cose...se penso poi che anche solo per la pillola del giorno dopo ci sono dei medici obbietori che si rifiutano di prescriverla, anche al pronto soccorso, mi viene il vomito.
    Ma cosa pensano che noi donne ci divertiamo a prendere pillole del giorno dopo (spesso per l'egoismo e il menefreghismo maschile) o ad abortire?  E poi si difendono con il moralismo di essere a favore della vita.
    Nessuna donna abortisce a cuor leggero, ma a volte è inevitabile..dev'essere una sua scelta, un suo maledettissimo diritto.

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  8. Come se lo avessi scritto io, questo post.

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dimmi, dai... anche se devi insultarmi o darmi della cretina...