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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

venerdì 25 aprile 2014

Elastici



Tu ed io non ci siamo mai scelti, anzi ci siamo scontrati e rimbalzati ed ammaccati.
Tu ed io, senti? Sei più piccolo di pochi mesi ma sei tu ad avere la meglio, anche se da fuori sembrerebbe che sia io ad aver sempre tirato i fili.

Tu imberbe ed io con zero tette a studiarci l'odore reciprocamente come animali cauti.

Tu coi brufoli e io con gli amorazzi - ma anche viceversa - a lanciarci molliche di confidenza, prendendoci per il culo sfidando la ritrosia.
Tu in piena tempesta ormonale. Io pure. Una stanza in penombra dove in teoria avremmo sbrecciato i muri, e invece no. Invece abbiamo avuto la fortuna di non riuscire mai, né quella volta né tutte le altre.
Tu innamorato ed io in tesi, discorsi sui massimi sistemi e disillusione e paura di avere trent'anni e non essere riusciti a combaciare con nulla e nessuno.


E mai, mai per un solo istante io ti ho giudicato debole o tu hai etichettato me come una povera sgualdrina. Non ero io e non eri tu, quelli dentro la stanza da radere al suolo: tu ed io eravamo quelli che riemergevano e sull'arco della porta si lasciavano respirare addosso l'abbraccio dell'altro. L'amore, quello vero, quello che non riusciva ad incollarci la pelle ma ci legava i cuori con un punto fittissimo.

Quell'amore esiste ancora, Fratellone: esiste quando alle 4 di notte ti scrivo in preda alla paranoia e tu non ti incazzi, esiste e resiste per tutta la tua accecante felicità che è l'unico tipo di felicità su cui non ho neppure una minima percentuale di invidia o rancore, continua ad esistere nonostante (o grazie a) quei ricordi scomodi che non abbiamo mai voluto raschiare via in noi o tra di noi.


E dici che io sarei stata quella giusta. Oh, anche tu saresti stato quello giusto. Ma in quel momento non lo potevamo capire, presi dalla stupidera adolescenziale. Quel momento è finito e noi eravamo ancora coi cuori abbracciati. 

L'amore è fatto di cuore e di pelle. Il cuore si ciba dell'amore per te, quel Noi capace di lanciare tutta la me di allora e di adesso in una preghiera per te, io che non prego e probabilmente non saprei più farlo. Ma la pelle, la pelle ci ha disconosciuti, ci ha allontanati e riavvicinati come elastici perseveranti. La pelle mia è la mappa di storie che non vivo con te, la pelle tua ha addosso un odore di cui non faccio parte. Il cuore no: lo sai, e ti nego il diritto di metterlo in dubbio, quanto cuore mio hai nel tuo.

Che gli angeli e le potenze celesti ti benedicano e proteggano, piccolo grande immenso uomo, primo Fratello della mia vita.

13 commenti:

  1. Grazie per aver condiviso con noi questo post e queste parole bellissime.
    Buon weekend :*

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    1. è che io certe volte neppure mi rendo conto che c'è qualcuno che legge il mio diario segreto (ma non troppo)... altrimenti non scriverei le mie disavventure similsessuali!
      grazie a te, ad ogni modo.

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  2. Sono parole meravigliose che leggo in punta di labbra perché sono troppo belle anche solo per essere sfiorate.

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    1. ti assicuro che sono le belle parole che ognuno di noi merita di scrivere per quei pezzi di cuore che incontra come angeli piovuti dal cielo...

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  3. Delicato, intenso, bellissimo, vero. E ogni altra parola, come sempre, sarebbe superflua.

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  4. Mi piace leggerti e anche io ho aspettato che tornassi. Ma si sa, ci sono momenti in cui scrivere diventa impossibile e anche a provarci è una fatica immane.
    Poi magari si torna, si scrive e si sparisce di nuovo. Ma forse siamo solo un po' incoerenti o incostanti e non prese da chissà quale altra cosa più importanti.
    Però è bello leggerti che sei così delicata ma forte.
    Arrivi allo stomaco e poi è difficile anche commentare.
    Non lo so, sto scrivendo a caso ma penso a queste mani che si stringono forte ed è un bellissimo pensiero.

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    1. lo dici bene tu, piccola Emme: siamo incoerenti, eppure quando occorre stringere delle mani o lasciarsi stringere le proprie qualsiasi velleità di congruenza viene meno. E' amore e basta.

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  5. gli è che scrivi così minuscolo!

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dimmi, dai... anche se devi insultarmi o darmi della cretina...