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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

sabato 15 giugno 2013

di-struggendo

E poi ci sono i giorni che ti svegli e desideri non vedere altro che buio e invece c'è luce e c'è rumore e c'è vita intorno.
E poi c'è che penso che dovrei farmi curare, da uno bravo.
Che senza alcun segno premonitore ho iniziato a sbattere così forte la tastiera del pc del Consorte contro il muro che l'ho mandata in mille pezzi e mi sono pure tagliata il palmo di una mano e sul muro ho una scena del crimine con tanto di tracce di DNA.

Io non lo so se è normale che mi accanisca contro gli oggetti. Che mi accanisca e basta.
Cammino tanto, corro tanto, faccio tanta cyclette, ma ora non sta più funzionando sto vecchio trucco dello scaricare adrenalina. 
Nemmeno lavando vetri per tre ore filate mi è passata quella voglia di urlare e spaccare qualcosa.

Non lo so cosa ho, cioè lo so, è un minestrone di roba e lo sto tirando fuori nel modo sbagliato. Ossia: c'è un modo giusto?
Vado avanti a tentoni e tentativi.

9 commenti:

  1. Il modo giusto è quello che ti fa stare meglio dopo.

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  2. No, io ti capisco bene. Niente fa stare meglio come sfasciare qualcosa. Per quanto brutto sia da dire.

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  3. Mi associo a Misantrophia, se ti fa stare meglio continua sulla via dello sfascio. Non credo esista un modo più giusto dell'altro di scaricarsi, l'importante è tirare tutto fuori. L'equilibrio è la cosa in assoluto più difficile di questa vita.

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  4. Non ti devi fare vedere da uno bravo. E' normale! Anzi, almeno tu riesci a tirare fuori tutta questa rabbia e tutto il malessere. Piangi, grida, rompi e non fermarti mai. Che quando ti fermi poi sei perduto.
    Continua a seguire quello che ti dice la tua pancia. Vedrai che passerà. Passa tutto.

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  5. Trova il tuo modo. Il tuo mondo. Trovalo e non mollarlo. Continua a cercarlo finché non arrivi.

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  6. E' tutto lecito: accanirsi sugli oggetti, urlare, piangere, sbraitare, forse solo accanirsi con un coltello sulle persone non è una buona idea...:-)

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  7. una settimana fa ho spaccato anch'io un paio di robe. quindi, se può farti stare un po' meglio, sappi che non sei la sola.
    ho anche provato a rispondere al Liebster Award al quale mi avevi nominata una vita fa. provo ad uscire dall'immobilismo che mi attanaglia...
    ciao!

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  8. Mi unisco ai tuoi blog_lettori....beh, io alle volte sembro veramente pazza da ricovero. Non so: le osservo le persone che non hanno mai nemmeno un sopracciglio alzato, sempre calme etc...boh, per me non sono troppo normali nemmeno loro perché per me è fantascienza, ecco! Ciao ciao, Liz

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  9. Oggi facendo zapping tra vari blog noto un "mal di vivere" generale. Ti dirò, anche io, nonostante sia estate (e questo solitamente mi fa gasare da matti), mi sento fiacca e stanca. Vorrei dormire rilassarmi e non far altro. Ti capisco. Solidarietà e buon wee!

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dimmi, dai... anche se devi insultarmi o darmi della cretina...