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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

giovedì 12 settembre 2013

silenziosamente (SOUNDTRACK OF MY LIFE #37)

E non è che sono strana io, forse; non sono sempre io a voler capire male, a volermi allontanare. A non avere le palle per tirar fuori scheletri e pratiche rimaste in sospeso.
E' il tempo che cicatrizza.
Per fortuna.

8 commenti:

  1. Risposte
    1. mai detto che il tempo cancella. inscatola, cicatrizza, archivia, fodera...

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  2. Ti capisco, e non sai quanto.

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    1. sono io quella a cui serve un tom tom per capirsi :-)

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  3. Risposte
    1. se non ci lasciamo più ferire a fondo, una parte della tristezza possiamo dedicarla al sollievo, quando guardiamo al passato chiamandolo passato.

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  4. Non ci credo al tempo che cicatrizza. Con me lo fai mai del tutto. Ci sono ferite che tornano a bruciare dopo anni e hai tempo a mettere sopra acqua ossigenata. Non passa. Non sempre, almeno.

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    1. niente si cancella, le cicatrici rimangono, però alcune ferite (quelle che fanno più male mentre rimarginano) sono proprio i punti più spessi dell'epidermide. così spessi che hai voglia a spellare e truccarceli con i correttori, rimangono lì più forti e più brutti del resto di noi. sono i punti delicati ma anche i tiranti. sono le brecce da cui sono entrati una volta gli invasori... quelle ricostruite e cementate perché non si sa mai, così si può dormire senza troppe ronde notturne.

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dimmi, dai... anche se devi insultarmi o darmi della cretina...