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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

giovedì 25 aprile 2013

visto che ti va tutto bene (SOUNDTRACK OF MY LIFE #20)


Perché sei uno stronzo, mi hai fatto divertire mentre la giostra girava e quando hai deciso di non farmi girare più non mi hai lasciato neppure il gettone-ricordo, ma hai cercato di farmi credere che dovevo averlo in tasca, che cretina, per fare ancora un altro giro, un giorno non meglio specificato.
E tu e tutti i tuoi amici a guardarmi come un fenomeno da baraccone. Ma crescete, cazzo. Prendetevi delle responsabilità, non vi avvelena mica. Smettete di voler stare bene voi e soltanto voi e fanculo il resto.
E come mi hai tradito, e come ti ostinavi a indossare i panni dell'animale ferito, e quanto a lungo e con quanta convinzione hai insabbiato qualsiasi prova, anche la più inequivocabile, di quelle corna.
Tu e le tue lacrime puttane, tu che ci credevi come un bimbo crede al topolino dei denti, tu ed i sogni che mi propinavi senza avere mezza idea di come attuarli; tiravi a campare e pretendevi che ti insegnassi io a vivere, ma quando ti accorgevi che era faticoso perseguire obiettivi mandavi tutto in vacca.
Il più bel ricordo che mi hai lasciato tra le gambe non vale la pena di scomodarmi una descrizione, non più. E, a parte quello (anzi no, mettiamo nel conto anche qualche lezioncina orizzontale), so di essere fin troppo generosa a depennarti dalla lista dei miei debitori: basta che tu sia sparito. Che io ti abbia fatto sparire. Che il cielo si sia slabbrato per dividerci.
Quattro anni fa.
E' stata una grossa fortuna farmi ferire da te, digerire, poi guarire, saperti dire addio.

6 commenti:

  1. Un po il grido di tutte le donne ferite e guarite...

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  2. Non tutto il male vien per nuocere.
    Tutto ciò ti avrà sicuramente insegnato qualcosa.

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    1. sicuramente: la fortuna di non ottenere ciò che si pensa di volere.

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  3. E' stata una grossa fortuna. Hai ragione.
    Non so perché ma ho subito pensato alla canzone di Bersani, quella "E infatti, infatti, non dimentico la mia fotografia e l'amore se non ce l'ho. Ripeterei tutto quello che è passato, comprese le tue bugie, perché le scoprirei molto prima e senza aiuto". :)

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    1. ammetto di non conoscere la canzone, ma in generale Bersani è nelle mie corde. ora vado a cercarmela...
      ps.: esperienza è il nome che diamo ai nostri errori. lo diceva Wilde. sant'uomo.

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dimmi, dai... anche se devi insultarmi o darmi della cretina...