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Un po' (molto po') di me

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Sono una wannabe-molte cose: giornalista, fotografa, animatrice, interprete, scrittrice, designer. O per meglio dire sono una WANTED TO, visto che ho scelto una carriera da creativa che mi ha portato al niente disoccupazionale. MA sono anche: figlia unica (e assenteista), moglie mutevole; riciclona seriale con tendenza compulsiva all'ammucchio negli angoli, amica leale, tendente alla puntualità cronica e alla lacrima+sigaretta, professionalmente impeccabile. Contraddittoria e mutevole. Cinica e creativa. Stronza, nella maggior parte dei casi.

venerdì 17 luglio 2009

Amore suicida (post kilometrico per i più coraggiosi)

Passo su facebook in una delle mie sporadiche apparizioni, mi capita sottomano la foto d'un amico d'infanzia, ripenso a suo fratello e vado a cercarlo tra i suoi amici per vedere che faccia ha oramai.

E' stato uno di quegli amori che dilaniano, il mio per lui, il mio G.. Un amore nato a 10 anni con due tiri ad un pallone e cresciuto anno dopo anno, vacanza dopo vacanza, all'ombra del paese dove i miei (ed i suoi) si sono sposati. Sai quegli amorazzi che a 10 anni non sai nemmeno cosa sono ma ti fanno colorare le guance come un pagliaccio... e tu sogni la notte che ti dia un bacio come quello di Anthony con Candy, come quello tra Georgie e il suo principe azzurro. Parametri così, fumettistici.

Dopo qualche anno però ero evoluta a desiderare un bacio in penombra stile Dirty Dancing o Top Gun... e intanto lui mi aveva "assunto" come confidente, perchè sì, io avevo proprio il tipico carattere della ragazzina un po' maschiaccio, quella con cui i ragazzi si sentono a loro agio e che mai vedrebbero come una con cui provarci. Ecco, lui mi trattava come un fratellino minore ed io gli morivo dietro, storiella dopo storiella che consumava.


A 17 anni, dopo l'ennesimo inverno passato a consumare fogli su fogli per colmare quei 200equalcosa km, ho tante cose da raccontargli io, per una volta. Che a Maggio ho conosciuto un tipino che mi ha preso troppo, che ci sono andata a letto ("G.! E tu che dicevi che saresti stato il primo di noi due a farlo...") e che la nostra pseudostoria è naufragata perchè lui è tornato con l'ex. 

E G.?, chiederete voi. G. era sempre lì spalmato sul fondo del cuore, incrostato, incagliato, da non andare più via. Ma dopo 7 anni mi ero rassegnata al mio ruolo: quell'amore sarebbe rimasto a farmi compagnia assieme ai nostri voli pindarici, l'avrei lasciato scemare senza dire nulla, perchè era troppo crudele rovinare la nostra amicizia (n.d.N.: amicizia un par di ciufoli visto che io non ero così disinteressata come lui credeva!) d'altronde non era lui a dire che "la nostra non è amicizia; è un gradino più su... siamo fratello e sorella, è quanto di più sacro io abbia mai avuto"...?


E poi una notte, mentre pisolavamo dopo l'ennesima serata a guardare le stelle cadenti, mi ha baciato.


Bastardo lurido schifoso ipocrita.

Incoerenza allo stato puro. Mi sono svegliata del tutto e "Perchè l'hai fatto?" "Non lo so, forse per amore". E tutte quelle sicurezze che avevo costruito hanno fatto un bel volo in picchiata fino all'inferno... un inferno agrodolce però.
Una settimana a tenerlo distante, per capire e fargli capire cosa volevamo davvero l'uno dall'altra. Voglia di assaggiare di nuovo quelle labbra, voglia di sentire ancora il fiato sul collo un attimo prima di chiudere gli occhi e finalmente non dover più soltanto immaginare che ci sia lui con me. Lo amavo, sì, come si può amare a 17 anni, quell'amore suicida, totale, alienante, che sembra possa mettere sottosopra l'universo per un suo sorriso. Volevo lui, ma lo volevo alle mie condizioni, e lui tentennava, non capiva, era troppo confuso dalle cento ochette che gli giravano attorno, gelose del mio ruolo di sorella. Così una sera siamo fuggiti dal capannello degli amici e siamo corsi alla moto, uno dei nostri soliti giri di chiacchiere e sigarette. Ma questo sapeva già di proibito mentre metteva in moto.


E abbiamo fatto l'amore... o qualcosa che ci andava vicino. Era la sua prima volta. E' stato semplicemente unico.


Poi è arrivato il ritorno a casa, il ritorno a scuola, la sua richiesta di lasciarlo stare, ché "ho frainteso, mi spiace averti illuso". Ecco qua: dall'Olimpo privato di confidente-sorella-amante alla banale feccia di pseudoex scaricata. Una cartolina mesi dopo "mi manchi" (n.d.N.: cazzo vuoi da me? hai fatto tutto tu...) - ed io mi ero chiusa a riccio: MAI più, mai mai mai più gli avrei permesso di guardarmi negli occhi. 

"Pronto signora, c'è N.?" "mamma, lo so che è G., ma tu digli che non ci sono, oppure digli che non voglio parlarci, se anche si offende non mi importa" (n.d.N.: a 18 anni avere il cellulare era un lusso...). Inzuppavo cuscini, orsacchiotti, mi facevo le unghie nere e poi le bucavo con gli spilli. Cazzo che fatica disincrostarlo dal fondo del cuore, cancellare quelle scarne dolci ore disperate. Fratello e sorella? Ma se era un gradino più su... solo una cosa c'è più su, possibile che non volesse rendersene conto?!



Tornata l'estate, festa di un'amica comune. Corso di respirazione preparto per prepararmi all'evento. Eccolo lì, bello come il sole, sorridente, dispiaciuto, tenero, il mio principe azzurro dei miei 10 anni. Lo guardavo e vedevo nel suo viso gli anni passati, pomeriggio dopo pomeriggio a cementare quell'unione. I suoi compiti di Latino, le cacce al tesoro organizzate, l'amaca all'ombra per fare i cruciverba, la nostra panchina, i dibattiti sulla psicologia, sbucciare l'aglio assieme, spiegargli come si usa un tampax... Potevo gettare tutto questo alle ortiche per rimanere sul mio stallo d'orgoglio, visto che stava ritrattando tutto?

Ed eccoci ancora a letto su quelle lenzuola di cotone tessute dalle nostre nonne, sudori mescolati a umori mescolati a quegli occhi verdi fissi nei miei, quelle ciglia che mi carezzavano il cuore, dolci da piangere. Gli appartenevo, era innegabile, si sentiva da come mi impastava, da come mi sollevava come cristalleria con la grazia e la sicurezza d'un innamorato. Ma dopo una settimana non mi ha più voluta. Di nuovo, e definitivamente. Non più uno sguardo, un sorriso, un cenno: diventata trasparente ai suoi occhi, MAI esistita. E senza alcuna spiegazione: mi ha ignorato dall'oggi al domani.


Sono passati 12 anni, G., e il tuo sorriso è sempre lo stesso. Mascalzone birichino, eterno Peter Pan, tu non crescerai mai. Non c'è in fondo a quegli occhi la saggezza di chi ha sofferto, non c'è alcuna traccia di coscienza. Sei bello, bello da morire, da vendere l'anima al diavolo ed io ero ad un passo dal regalargliela in cambio di te. Ma era un suicidio volerti amare a tutti i costi, perchè tu non volevi nemmeno provare a farlo.

Chissà ora dove sei, fratellino bastardo. Chissà quante anime hai fatto vendere per averti, chissà quante vite hai lasciato sul lastrico. La mia non l'hai avuta: potevi girartela su un dito se avessi voluto. Ci rivedremo mai? E ci comporteremo poi da adulti o tu presumibilmente terrai ancora lo sdegno dell'adolescente verso di me? Perchè sai, aspetto ancora la risposta ad una domanda che non ti ho mai fatto: se eravamo fratello e sorella, se il nostro era un legame sacro, se forse è stato per amore... dimmi, nci hai mai veramente creduto come ci ho creduto io?

... forse non voglio sentirla, quella risposta.

18 commenti:

  1. Bella domanda... ma credo, che ormai sia inutile sentirla quella risposta...infondo a cosa servirebbe.

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  2. Servirebbe, forse, a mettere il punto, a fare il bilancio, a capire se mi devo sentire cretina per come ho agito e per quanto mi sono messa in gioco, oppure se avevo ragione. Sono casi irrisolti, che mi lasciano sempre dei punti interrogativi. Ma tanto quella risposta non la avrò mai.

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  3. anch'io ho un "conto aperto" con un mio ex (io avevo 16 anni, lui 19). Mi ha lasciato dopo che aveva fatto un viaggio con la sua famiglia. E' tornato e non era + lui...aveva un sacco di paranoie, era fragile.. e mi ha allontanato da lui.
    Io sono stata malissimo.. sono quasi andata in depressione.. poi però ho avuto accanto un amico che ha saputo farmi tornare il sorriso...per fortuna!!
    a volte mi chiedo ancora cosa gli sia successo, in quella vacanza... ma poi penso che tanto saperlo non mi cambierebbe nulla!!
    Adesso sto vivendo una favola, l'amore assoluto.. e niente di quello che mi potrebbe dire lui avrebbe influenza sulla mia vita di oggi!! 
    un abbraccio

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  4. ma alla fine davvero la vorresti?! e perchè?! tantoi sai come si è evoluta... sai come è anda... e forse sai anche che quella risposta alla fine non farebbe altro che complicare le cose...

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  5. se fosse continuata saresti stata eternamente infelice...

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  6. meglio non sapere. certe storie devono rimanere così, sospese. doveva andare così. un bacio

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  7. ma che cretina e cretina.. per come ti sei messa in gioco..in quel momento a quell'eta' ..tutto e' diverso ..piu' scanzonato ,senza troppe paranoie ,cosi' mi butto a pesce senza pensare... adesso e' diverso perche' abbiamo una maturita' ...volerla o no quella risposta ..sai chissa...magari poi ti accorgi che quando la sai non era cosi' importante saperla..e se ti dicesse di si che la pensa come te ..ecc.. il modo per saperlo ci sarebbe un ciao in quel di faceboooooook e vedi che succede...
    ci sono storie che si troncano in maniera strana senza ne capo ne coda...e li e' la paura che fotte chi molla il colpo..a 17 poi ti senti di dover provare tutto e di piu' ...e il fermarsi alle volte non ci passa per la testa...e sai forse e' un bene...
    un abbraccio bellissima.

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  8. Sai cos'è?
    Che un ciao su Facebook mi espone. Io ho subìto la sua decisione senza logica, sempre, non mi sono mai ribellata anche se potevo, il perchè non lo so nemmeno io, ero convinta che tornasse... e gli sono rimasta fedele per tre anni, TRE, fedele ad un ricordo, ad un fantasma. 
    E poi ho paura di non ricevere nemmeno un ciao, perchè ci rimarrei male. Forse devo proprio rimanerci male per scoprire che è un inetto, ma... lo ricordo con troppa dolcezza amarognola, nononstante l'incazzatura, per classificarlo asetticamente come inetto. Non ho neppure provato ad informarmi presso gli amici comuni, ho paura di sentirmi dire cose che me lo farebbero scendere dalla nuvoletta dei ricordi. Dopotutto sono stati 11 anni vissuti con lui nel cuore e questa nuvoletta è un bel pezzo di arredamento.
    E' che sono troppo attaccata alle mie favolette tragicomiche per volerle uccidere con un finale realistico...

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  9. che post.... boh... o sono in sindrome premestruale o sei sempicemente splendida.. gli amori così ti restano cuciti addosso..

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  10. Restano fin troppo cuciti: i punti ancora tirano la pelle e sottopelle, lì dove il cuore vorrebbe riposare e la testa razionalizzare.

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  11. Fai bene, ignoralo come lui ha ignorato te... perche' uno cosi non merita. Ha gia' avuto la sua seconda chance tanto tempo fa. A volte non resta che rassegnarci a non capire la gente, a volte neppure la gente capisce noi.

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  12. le parole sono così, s'impastano di umori e ricordi e sembrano così vere che le senti vibrare. coprono i vuoti delle nostre bugie dei non detti delle ferite.

    noi ci incrostiamo dei nostri sogni perché vivere la realtà significa anche ammettere che ci siamo sbagliate, che ci siamo illuse, che ci hanno fatto male, che abbiamo permesso di farci male, di svenderci l'anima, di zerbinare amore.

    e non una volta. una due quante volte ci è successo, dopo?

    oggi preferisco quella sporca cruda bastarda realtà ai miei sogni-illusone, alle mie proiezioni, alle mie non storie. perché con le illusioni sono restata sola. con la realtà posso scegliere la solitudine ma non mi sento più sola. né sbagliata. abbraccione

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  13. ignoralo... è dura perchè noi siamo quelle pronte a sputare lacrime e sangue per conoscere la verità... solo che a volte... ecco... a volte è inutile...
    e questa mi sembra proprio una di quelle volte...
    kiss.......

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  14. Non gliela fare quella domanda. Lasciala li tra i "se" e i "ma". E' il suo posto. Certe cose con la realtà si sporcano. E tu in questa storia sei stata quella pulita.

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  15. a volte le cose del passato devono rimanere li....

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  16. Che bel post, GRAZIE!
    E cmq io a sta cazzo d'amicizia tra uomo e donna: NON CI CREDO!

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  17. Quale che sia la risposta, ormai non conterebbe più come avrebbe contato a quel tempo. Bene o male tu sei andata avanti, anche senza di lui: quel che ti si era incrostato in fondo al cuore ormai è solo un'ombra sull'intonaco. Buona domenica :*

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  18. diciamo che a pelle mi piaci parecchio anche tu. e che, d'ora in poi, ti seguo anch'io. che però sono una blogger un po' del piffero. scrivo quando capita. leggo quando riesco. ecco.
    e aggiungo : amori suicida così, totali, alienanti, che sembra si possa mettere sottosopra l'universo per un suo sorriso, capitano anche ben oltre i 17 anni. a volte. sì.
     
    totale, alientante, che sembra possa mettere sottosopra l'universo per un suo sorriso

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dimmi, dai... anche se devi insultarmi o darmi della cretina...