Roma Pincio 1998.
Io sotto una cupola rossa a pois bianchi, tu sotto un cappuccio D&G.
Una resa dei conti dove hanno pianto anche i dodicimila cieli delusi di noi.
Troppa vigliaccheria per rimetterci in gioco. Troppo astio, troppe proiezioni e aspettative destinate ad aspettare sotto una pensilina eterna.
Eravamo così piccoli e indossavamo sentimenti troppo grandi.
Hai scritto 11 righe di poesia...ho la pelle d'oca.
RispondiEliminaMeraviglia!
RispondiEliminaSplendida.
RispondiEliminagrazie! a tutte.
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