Scusatemi.
Scuse dovute: ho lasciato i miei pochi fedeli lettori sulle spine per 3 giorni 3. Non si fa così...
Coooooomunque...
Freddezza iniziale, un bacio quasi obbligato sotto il sole, ciaccole su argomenti neutri, e poi una panchina dove svuotare il sacco. E quanto l'ho fatto... e quanto m'è piaciuto. Tanto da piangere mentre gli raccontavo le mie paure che potesse sparire da un giorno all'altro, la mia situazione-disperazione lavorativa attuale, e Lui imperterrito a dire che vuole me, che accetta il rischio di dover attendere a lungo, che vuole ricominciare daccapo e sopportare ancora. Questo, beninteso, nonostante io lo stessi mettendo bene in guardia su quello che può aspettarsi dalla reprise di questa storia. Epperò vuole me, sceglie me, o così dice.
Sembrava fosse finita a tarallucci e vino.
Invece il giorno dopo mi fa già saltare i nervi, perchè alla mia richiesta di definirsi pubblicamente occupato lui risponde picche, dice che non mi fido e che sono gelosa. Beh, stellino caro, cosa vuoi che sia ora, dopo che eri a un micron dal cornificarmi? E soprattutto cosa ti aspetti visto che con la tua amichetta giochi ancora a dirti single? No, il doppiogioco no. E glielo spiattello in faccia, così come ieri sera l'ho messo spalle al muro: non può dirmi che è in un posto e poi lo becco nell'altro, guardacaso dove so che può beccare lei. No, stavolta non argino le mie paure, i miei nervosismi; stavolta se li sorbisce tutti come io mi sono sorbiti i suoi. Ha sbagliato con me, ha aperto una voragine, mi ha fatto sentire la stilettata del dolore e della gelosia: che paghi, infine, quello che ha sbagliato.
Ci vorranno giorni e giorni e ancora giorni perchè io torni a fidarmi di Lui - sempre che non continui a raccontarmi cazzate e si dimostri meno pezzo-di-ghiaccio - e perchè gli conceda di nuovo terreno libero con me. Per ora sono in trincea. Lo sto mettendo alla prova, e dovrò arrivare a capire se sta ancora con me perchè gli serve ancora qualcuna, in attesa della sua amichetta-occhio-di-sgombro, oppure se ci sta al 101% e se ha smesso di voler tenere il piede nelle mie ballerine e nei di lei stiletti contemporaneamente. Ovviamente, da brava psicologa, anzichè fare l'aggressiva, sono la prima a mostrarmi remissiva, beneducata, gentile e premurosa: che il senso di colpa lo maceri dall'interno se ce n'è bisogno.
E se non ce ne sarà bisogno, meglio così... vorrei ritrovare quell'equilibrio farsesco che avevamo mesi fa, la sensazione che nulla poteva distruggerci finchè eravamo assieme. Vorrei sentirlo come un amico e non come un antagonista, un bastone tra le ruote che non riesco a scalzare. Ho bisogno di Lui, la sola idea che possa volgere lo sguardo altrove mi manda al manicomio... cos'è sta cosa? Amore? Irrazionalità? Possessività? Follia? Non lo so ma ci sguazzo.