Uè, capitemi. Ho appena disincrostato tre pentole, di cui una a pressione, e ho gli avambracci stancherrimi e le unghie a pezzi. Maledetta me e le mie divagazioni culinarie disattente.
Ma mi gira comunque male oggi. Ieri sera straordinario inevitabile consesso familiare con Cognata (questa merita un post a parte; che le voglio bene nel mio modo malato e distruttivo è innegabile, ma quanto ci scontriamo, quanto...!), la quale mi annuncia che finalmente, con la Principessina arrivata quasi all'età scolare, si sta muovendo per battezzarla.
E qui entro in scena io che, tra le sue tante amicizie va-e-vieni, inaffidabili, frivole, spaccamaroni ecc., risulto la papabile al ruolo di Madrina (argh!! stavo scrivendo Matrigna...). Ok, quindi mi stai dando un'importanza una spanna sopra il resto del mondo. Che io adori tua figlia, che io mi possa vendere organi sparsi per lei, che il nostro rapporto sia fantastico benché io sia una nazista in piena regola non puoi negarlo, e spero basti questo a motivare la tua decisione e non debba tirare in mezzo la parentela - d'altronde io sono una che, quando ha avuto la malaugurata idea di rinforzare con scelte simili (mie o dei Genitori 1 e 2) rapporti familiari, ne è sempre uscita bistrattata e con in bocca un chicazzomel'hafattofare formato XXL.
Dicevo: bene, sono una figura un poco più importante? E allora ti dico la mia. E la mia è: ma perché, se non hai la minima voglia di tirar su tua figlia sotto la pensilina di una religione che hai abbandonato vent'anni fa per inseguirne le tue filosofie new age? A che pro fare la recitina familiare davanti ad un fonte battesimale, se non serve a nulla? Forse per farla essere uguale ai bimbi del suo asilo (a metà - per il resto sono musulmani, copti, testimoni di Geova e tutta la fauna religiosa che si può trovare in un qualsiasi asilo statale italiano al giorno d'oggi). Ma cosa credi, che il prete glielo tatui sulla fronte il suo rituale? Principessina non è stata finora una bambina diversa dagli altri perché le manca un sacramento; è gentile, beneducata, sveglia e dolcissima a priori e non grazie ad un battesimo, ma perché al di là della religione noi (sì, noi tutti, come famiglia, come microcomunità di punti di riferimento nella sua vita) le abbiamo sempre cercato con ogni forza di trasmettere il senso della morale e della giustizia.
Vuoi darle un insegnamento metafisico che trascenda dalla morale terraterra? Bene, inizia tu madre a credere in quello che vorresti insegnarle. Io, mi spiace, ma non credo molto che serva intingerla nell'acqua santa se poi la cosa muore lì. Bada che io non ho mai dato importanza ai gesti rituali della religione con cui sono cresciuta - religione che mi vede da metà dei miei anni fortemente scettica verso le sue manifestazioni terrene, anticlericale se vogliamo - e sono convinta che ogni credo debba essere fatto nostro e, compatibilmente con i dettami canonici, personalizzato (ricordo un confessore della mia adolescenza che, quando ammisi di aver dimenticato certe preghiere, mi consigliò di continuare ad andare a braccio nel mio dialogo con il divino perché "se devi ripetere formule che non ti escono dal cuore, apri il cuore e lascialo parlare con le parole che conosce meglio"); eppure credo ancora che un gesto così forte come l'entrata spontanea in una comunità religiosa non sia da prendere sottogamba.
E quindi, come mi è già capitato altre volte, io decido di fare quella che dice no, che vede che non si segue il buonsenso, che si fanno scelte alla cazzo di cane, e non ci sta. Trovatene un'altra che si metta davanti ad un altare a giurare di rinunciare a questo e quell'altro, se questo e quell'altro sono fatti che io accetterei e capirei se dovessero succedere alla bimba (vedesi questo fatto qui). Io non sono convinta di giurare di crescerla come Santa Romana Chiesa comanda e non voglio spergiurare. Se mi chiedessero di giurare di amarla come la vita più preziosa che ho mai avuto tra le braccia, come una figlia, di seguirla, di tremare ad ogni suo capitombolo, di aiutarla a realizzarsi in ogni modo possibile, io lo farei. Che poi lei voglia entrare in convento, inginocchiarsi in una moschea, innamorarsi di una donna, bruciare incenso o fare il cammino di Santiago, a me importa veramente poco, purché sia lei a volerlo.
Rimane comunque il fatto che Principessina una mamma ce l'ha e sceglierà lei; io ho lasciato la mia opinione.
Zia Nonsense continuerà ad amarla come se niente fosse.
- - mi scuso se, quasi inavvertitamente, ho urtato la sensibilità religiosa o morale di qualche lettore - -