E' passato Natale, e pure Capodanno. Che sollievo...
Feste insofferenti, queste: gente accampata in casa, troppo cibo troppo, gonfiore, sopportazione ai minimi termini, regali previsti e quindi non gustati, trambusto, e chi volevo ci fosse non c'era.
Non ho fatto gli auguri a quasi nessuno: non me la sentivo. Non sentivo Natale. Non lo amo, e quest'anno poi!
Con il lavoro perso, un altro lavoro sfumato, i sentimenti in piena crisi (credo che scriverò un pippone gigantesco, a giorni, su questo), le incomprensioni familiari. Decisamente troppo per me.
Però ho sentito Marcolino (vedesi QUI), il giorno del compleanno. Sta bene, è sempre il solito, e mi ha riempito il cuore coi suoi "eh vabbè dai" come condimento di parole non dette, di sentimenti a galla. Cazzo che orgoglio saperlo così...
Rimando i bilanci, anzi non voglio proprio farne.
Buoni postumi a tutti!
no, niente bilanci neppure io. e neppure buoni propositi. tanto non servono a niente e lasciano il tempo che trovano. Però ce la puoi fare.
RispondiEliminaUn bacio.
un abbraccio... e aspettiamo tue notizie..
RispondiEliminadecisamente evitiamo i bilanci...
RispondiEliminaniente bilanci, solo propositi che sono speranze... per questo piacciono cosi tanto
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